Impianti a carico fisso All on Six

  • Home
  • Impianti a carico fisso All on Six

Impianti a carico fisso All on 6

Cos’è l’impianto dentale All on Six e come funziona? Un paziente edentulo, o che comunque sta per perdere tutti i denti, potrebbe trovarsi nell’esigenza di “sopperire” ai denti naturali con una protesi fissa o mobile. Le soluzioni a disposizione sono molte, e tra queste troviamo l’implantologia All on Six, che permette di recuperare una corretta masticazione, una fonetica perfetta e un bel sorriso attraverso un’intera arcata dentale “ancorata” su sei perni. In questo articolo analizzeremo i vantaggi dell’impianto All in Six, vedremo come funziona l’implantologia dentale all on 6, ma anche all on six costo. 

Implantologia dentale all on Six, di cosa si tratta

 

Molto simile all’impianto a carico fisso All on Four, questa tecnica odontoiatrica moderna si basa sempre sulla possibilità di ricostruire intere arcate dentali completamente danneggiate o compromesse, ma anche sopperire alla mancanza di alcuni denti, con una protesi fissa.

Anche in questo caso è possibile recuperare completamente la funzionalità masticatoria e fonetica (ma anche un bel sorriso) sfruttando una serie di impianti in posizioni strategiche. Proprio il numero degli impianti, che in questo caso saranno sei (come si evince dal termine inglese che tradotto letteralmente significa “Tutto in sei”) differenzia questa implantologia dentale dalla “cugina” che invece si basa su soli quattro denti pilastro.

Perché scegliere un impianto dentale All on 6?

Le protesi mobili (chiamate in gergo “dentiere”) possono rappresentare notevole disagio per il paziente. Il rischio di vederle muovere o addirittura staccare mentre siamo in presenza di altre persone, spinge sempre più pazienti a trovare una soluzione definitiva nell’implantologia dentale.

Attraverso la vite endossea e l’abutment, il dente viene “ancorato” alla gengiva offrendo la stessa stabilità che potrebbe garantire una radice naturale. Mentre nell’impianto dentale ogni singolo dente viene posizionato con una vite e un abutment, il trattamento all on six permette di avere un’intera arcata dentale con appena sei elementi, riducendo così il fastidio e i tempi per il paziente.

Occorre poi considerare un altro fattore che potrebbe spingere a scegliere questa tecnica invece dell’impianto osseo singolo per ogni dente, legato alla quantità di osso mandibolare o mascellare disponibile. Un buon impianto dentale eseguito in pazienti edentuli, necessita di una discreta quantità ossea, o di interventi volti alla rigenerazione (innesto osseo). Ciò comporta per il paziente tempi di trattamento più lunghi e costi maggiori.

Il primo passaggio prevede una visita preliminare, nel corso della quale viene solitamente effettuata una radiografia panoramica, o meglio ancora una TAC, per ottenere tutte le informazioni sulla salute della bocca del paziente e sulla quantità di osso mandibolare o mascellare a disposizione. Una volta in possesso di questi dati, il medico dentista potrà pianificare con precisione l’intervento chirurgico da eseguire.

Il secondo step prevede la creazione di modelli di studio, che verranno successivamente inviati al protesista per la realizzazione di una protesi provvisoria.

L’intervento viene eseguito in anestesia locale, con la presenza dell’anestesista e di uno staff qualificato che provvede a inserire i sei perni nella bocca del paziente, facendo attenzione a collocare quelli posteriore con un’inclinazione angolata. Questo permette di sfruttare al meglio l’osso disponibile, e bypassare strutture importanti, come i seni mascellari e i nervi mandibolari.

L’intervento si svolge in un’unica seduta e prevede una procedura a carico immediato. Poche ore dopo è possibile applicare la protesi fissa provvisoria, e alla sera il paziente potrà tornare a casa con denti funzionali. Subito dopo l’intervento verranno programmate alcune visite di controllo, che permettano di verificare l’evoluzione del trattamento, e dopo circa 4 mesi (quando il processo di osteointegrazione si sarà concluso) il medico dentista applicherà al paziente la protesi fissa definitiva.  

Nonostante la grande diffusione di questa tecnica, sono ancora molte le domande che possono sorgere nei pazienti che intendono sottoporsi a implantologia All on Six. Ecco le più frequenti.

Questo termine anglosassone significa letteralmente “Tutto in sei” e indica un intervento volto a restituire anche intere arcate dentali “superiori o inferiori) ai pazienti con sole sei viti implantari, che fungono da pilastri, posizionate in punti strategici nella bocca del paziente. Si tratta di impianti a carico immediato, che in appena 24 ore consentono al paziente di poter contare su una protesi provvisoria in grado di restituirgli completamente la funzionalità masticatoria e quella fonetica.

Dopo qualche mese, quando il processo di osteointegrazione sarà concluso, il medico dentista provvederà a sostituire la protesi provvisoria con quella fissa.

Il paziente ideale per questa tecnica è quello che ha un’edentulia totale, o che presenta residui dentali in condizione progressivamente peggiorativa.

Un intervento di implantologia dentale a carico immediato consente al paziente di tornare a casa dopo poche ore con denti funzionali. Nel caso dell’all on six questa condizione è garantita da una protesi fissa provvisoria, che verrà sostituita solo quando le gengive saranno completamente guarite (dopo circa 4 mesi). La protesi provvisoria assicura comunque la massima funzionalità masticatoria e fonetica.

Assolutamente no. L’intervento viene eseguito in anestesia locale, senza dolore per il paziente. Nel decorso post-operatorio possono verificarsi un po’ di fastidio e gonfiore, che vengono gestiti con antidolorifici e anti-infiammatori prescritti direttamente dal chirurgo dentista.

Pur trattandosi di un intervento a carico immediato, vi sono alcune cose che andrebbero evitate nei giorni immediatamente successivi all’operazione. Tra queste c’è sicuramente quella che riguarda gli alimenti: andrebbero evitati i cibi troppo duri o gommosi.

Un’altra accortezza dovrebbe riguardare l’igiene orale, da curare con particolare cura nei primissimi giorni dopo l’intervento.

Quando possibile, questa tecnica consente di fornire al paziente che ha perso tutti i denti un recupero totale della funzione masticatoria e fonetica in tempi brevi e con minor disagio. Rispetto alle protesi tradizionali richiede interventi meno invasivi e complessi, e offre tempi di recupero decisamente inferiori. Anche il disagio post-operatorio è minore, mentre dal punto di vista estetico assicura al paziente risultati naturali e il recupero di un bel sorriso.

Si tratta di due tipologie di impianti fissi che differenziano solo nel numero di viti implantari che tengono ancorata alla gengiva la protesi. Ma quando è preferibile utilizzarne sei, piuttosto che quattro? La scelta tra le due opzioni dipende principalmente dalle caratteristiche della protesi, in primis il materiale, che potrebbe darle un “peso” diverso. In genere si tende a preferire un impianto all on four quando la protesi si presenta più leggera (come quelle realizzate in titanio), mentre ci si affida all’impianto a sei viti quando il peso è maggiore.

Quanto costa sottoporsi a implantologia all on sei? Il prezzo può variare in funzione di alcuni fattori, primo tra tutti il materiale scelto per la protesi. Anche la complessità dell’intervento e la clinica selezionata possono influire sul costo finale impianto all on 6. Tuttavia è sempre possibile ottenere un primo consulto con preventivo gratuito e senza impegno.